Primavera/Estate 2026

Istante di un’estate inglese nella cornice di Milano.
Per la Primavera/Estate 2026, dunhill torna nella verdeggiante atmosfera dei Giardini Poldi Pezzoli per presentare una collezione ancorata alla regale eleganza britannica e all’irriverenza rock’n’roll. Organizzata nel giardino privato del Museo Poldi Pezzoli, la sfilata celebra la tradizione, la sartoria e l’intramontabile fascino del vestire inglese, visti attraverso la lente di una serata estiva italiana.

Le creazioni di questa stagione strizzano l’occhio a due stili tradizionali: da un lato, la sartoriale aristocrazia del Duca di Windsor e di Re Carlo III, dall’altro, lo stile disinvolto di icone bohémien come Bryan Ferry e Charlie Watts. Le linee distintive spaziano da capi sartoriali curati a proposte da cocktail informali, dando vita a una collezione animata da contrasti, fra cerimonie e tempo libero, disciplina e decadenza, e definita dall’artigianalità manuale.

Alcuni dei capi di spicco sono i car coat Principe di Galles foderati in Tattersall, gli abiti doppiati in lino in delicati colori pastello con effetto sbiadito dal sole, ed elementi di merceria in frizzanti tonalità gelato. Tessuti lavorati in Inghilterra, tessuti misto lana-lino e twill di seta-cotone sono tagliati con minuzia e rifiniti con cuciture arrotolate a mano e polsini con monogramma. Le sneakers da guida Davies tornano in morbida pelle scamosciata, richiamando la tradizione automobilistica della Maison.

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A far da sfondo alla sfilata, la tradizione dell’estate inglese si fonde con un fascino irriverente. Giacche in deciso Madras, vivace maglieria lavorata a treccia e polo in lino-cashmere si fondono in composizioni audaci e a blocchi, rievocando il linguaggio visivo della stagione sportiva, da Wimbledon all’Alfred Dunhill Padel Classic.

Non mancano i motivi a quadri. I blazer oversize in Principe di Galles sono ideali da indossare a strati su camicie tono su tono, mentre i pantaloni in cotone sono abbinati a una versione in scala ridotta dello stesso motivo, creando un gioco di dimensioni e texture. Fra tutti, spicca una giacca pied-de-poule declinata in morbido misto lana-seta, ispirata ai classici canoni della moda uomo reinterpretati in chiave casual estiva,

dove si percepisce una tensione costante tra fascino aristocratico e bohémien. La precisione della sartoria si sposa con i volumi dell’edonismo anni Settanta, con uno stile disinvolto richiamato da sciarpe con stampa Macclesfield, strisce allegre e tonalità gelato di rosa spento, lavanda pallido e verde pistacchio délavé. Qui, le radici regali parlano la lingua bohémien.

Amici della Casa

Fra gli ospiti, non sono mancati amici della Maison provenienti dal mondo dello spettacolo e del cinema, come gli attori Corey Mylchreest, Michiel Huisman, Amir El-Masry e Mark Strong, oltre ai talenti emergenti Tosin Cole, Nabhaan Rizwan e Akinola Davies Jr. La loro presenza ha donato una raffinatezza contemporanea a una location profondamente legata alla tradizione, sottolineando il dialogo che la Maison intesse tra passato e modernità.